Il sistema produttivo e di commercializzazione della filiera ittica dell’area del GAL è uno dei più importanti del territorio regionale, sia dal punto di vista strutturale (rappresentando il 13% per numero natanti sul totale regionale e ben il 27% in termini di GT sul totale regionale, a dimostrazione delle grandi dimensioni dei pescherecci dell’area GAL), sia per le elevate qualità e capacità professionali degli operatori della pesca e di tutta la filiera ittica. In particolare, il gambero bianco pescato dalle imprese di pesca dell’area GAL rappresenta ben il 16% degli sbarchi in tutto l’Adriatico meridionale.
Tale sistema, purtroppo, come del resto l’intero comparto della pesca italiana, appare pesantemente indebolito da fattori di debolezza conseguenti ad una crisi che sembra aver ormai assunto carattere di strutturalità.
Le prioritarie esigenze di ulteriore contenimento dello sforzo di pesca, di approccio eco-sistemico per garantire una reale sostenibilità ambientale, obiettivo fondante della nuova Politica Comune della Pesca (PCP), stanno incidendo negativamente sul delicato equilibrio economico-sociale del settore.
La sostenibilità ambientale è diventata, come detto, l’elemento centrale della PCP, che ha conseguentemente strutturato un articolato e complesso sistema di regole e controlli per realizzare livelli di sfruttamento sostenibile delle risorse alieutiche compatibili con il criterio del Rendimento Massimo Sostenibile (MSY).
Quanto sopra comporta che le imprese di pesca, unitamente a tutti gli attori della filiera ittica, dovranno far propri questi principi, nell’esercizio della loro attività, ma nel contempo dovranno essere capaci di strutturare percorsi di complessiva modernizzazione e innovazione finalizzati a realizzare un equilibrio tra le prioritarie esigenze di sostenibilità ambientale ed esigenze non meno significative di sostenibilità economico-sociale dell’attività di pesca.
Il Progetto “FIP.GAMBERO BIANCO” vede, infatti, le attività di pesca dell’area GAL protagoniste nell’ottica di identificare soluzioni condivise “dal basso”, atte a migliorare la gestione e comprensione dell’attività di pesca e quindi identificare misure e azioni concrete per intraprendere un percorso verso la sostenibilità ambientale e, allo stesso tempo, verso la sostenibilità economico-sociale dell’attività stessa. Ciò verrà realizzato utilizzando lo standard MSC come esercizio di verifica sul territorio GAL.
L’attività di pesca del Gambero bianco con reti a strascico delle imbarcazioni di pesca della marineria di Molfetta è stata sottoposta, attraverso il Progetto BLUFISH che ha visto peraltro la collaborazione attiva del GAL Ponte Lama, ad un’attività di pre-valutazione condotta da un ente terzo sulla base degli standard MSC e dalla consultazione con una componente importante delle parti coinvolte (operatori, ricerca, amministrazione, etc.) in questa attività di pesca.
L’obiettivo della pre-valutazione è stato quello di evidenziare i punti di forza e le aree di miglioramento dell’attività di pesca del gambero bianco pescato dalle imbarcazioni a strascico della marineria di Molfetta e dare quindi una misura di quanto lontano (o vicino) sia rispetto alle buone pratiche di pesca sostenibile in base allo Standard MSC.
La suddetta attività di pre-valutazione ha identificato le difficoltà per giungere alla certificazione MSC e ha definito il Piano di Azione contente tutte le azioni da mettere in campo e necessarie per l’attività di pesca del gambero bianco a un livello che sia probabilmente coerente con un passaggio condizionale rispetto allo standard MSC (ndr ≥80 draft scoring range).
Per tutte le motivazioni riportate, e sulla base dei risultati emersi dalla suddetta attività di pre-valutazione, il GAL ha deciso di realizzare il Progetto “FIP.GAMBERO BIANCO” al fine di mettere in atto il Piano di Azione per il miglioramento della pesca del gambero bianco (parapenaeus longirostris) in Adriatico meridionale (GSA18) per raggiungere la sostenibilità ambientale e socio-economica secondo gli standard di MSC e avviare il processo di valutazione completa per acquisire la certificazione.
Con il Progetto FIP.GAMBERO BIANCO abbiamo, unitamente agli Enti di ricerca COISPA Soc. Coop arl e NISEA Soc. Coop., realizzato le seguenti attività:
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